Isaia 40:27
“Perché tu dice che il Signore non sa dalla tua sofferenza e non risponde tuoi reclami?”
Capitolo 40 del libro di Isaia, uno dei più grandi profeti che Dio ha utilizzato nell vecchio testamento, è un capitolo molto conosciuto da tutti. Praticamente ognuno conosce il versetto trentuno che porta un messaggio meraviglioso a tutti.
Dal verso dodici fino al verso ventisei il profeta parla della grandeza, del potere e della saggezza di Dio. Nessuno può paragonare al nostro onnipotente Dio. Il verso ventotto arriva fine per dire che nessuno è capace d’immaginare la grandeza della Sua saggezza. Il verso dieci invece dice nella seconda parte che Dio alla fine ricompensarà ciascuno per i loro atti.
Potete soffrire a causa delle sue scelte mancanti o sbagliate, comunque Dio sa fino a quando potete sostenere e la parola dichiara che non lascerebbe mai uno di noi essere tentati da una tentazione più grande che le nostre forze.
Il verso due porta un messaggio di consolazione e una promessa di benedizione. Dio dice a Isaia: “Dice loro che i suoi peccati sono perdonati, che la sofferenza finita e che darò due benedizioni per ogni punizione che ho dato”. Dio può punire sì il Suo poppolo quando è necessario, comunque Dio conosce molto bene quanto siamo capaci da sostenere, ci ha generato e conosce i nostri limiti più meglio di ogni cosa che noi conosciamo da noi stessi.
Oltre, Dio ha promesso che doveva dare due gioia per ogni lacrima, ancora dice nel verso cinque: “Sono io stesso che ha promesso questo”. Iddio si comporta così con noi, è completamente trasparente in ogni cosa che fa ed fedele per compiere ogni parola che ha detto attraverso la sua parola e suoi profete.
So molto bene che a volte le situazioni sono per disperare, tiene conto della nostra anima e tutto l'nostro essere da solo vuole andare via, ma non esiste posto in cui potete nasconderti dalla sofferenza. Il supporto di Dio può consolarci onvunque ci siamo anche nei momenti estremi della nostra vita.
È in questo contesto di sofferenza estrema che Dio più piace da aggire, se esiste un momento nel quale Dio più vuole dimostrare a tutti quanto ci ama è quando passiamo per le sofferenze, le lotte, i deserti e le valli. Per quello è che il verso 27 porta così questa domanda: “Perché dite che il Signore non sa della vostra sofferenza”.
Pensate un poco con me. Sarebbe Dio capace da inviare Gesù per affrontare la vergogna dalla croce per amore a te, allora perché ci abbandonerebbero dopo la prima lotta avete affrontato? Realmente trovate che Dio scriverebbe dieci comandamenti, tutti che parlano del rapporto, per lasciarci quando sarebbe bisogno di Lui?
Dio mai ha abbandonato un servitore e non sarà differente con te, tu non sarai quello primo da vedere Dio abbandonare quando soffre o affronta una lotta.
Non permetere che il nemico lo confince da una cosa così irragionevole. Fidati che non c'è nessun problema più grande che Dio, non esiste né mai non esisterà, niente che possa sopraffare Dio in potere e forza. È per questo che la parola dichiara: “Quando Dio agisce, chi ostacolerà?”.
Dio è più grande che il tuo problema, la pace di Gesù può tranquilizarti e sarai capace di adagiarsi la testa come ha fatto Gesù nella barca, essendo la barca attacata per le onde enormi ed i forti venti.
Gride per la pace di Gesù e mai sarai disperato, perché in Dio non esiste la disperazione.
Ci vediamo!
Elias Eloy
Ministero Restaurando Veredas
( [email protected] )
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