Giovanni 11:1 a 16
Se dice che: “Dio fa ritardare, ma non viene a mancare”. Io però ho voglia di affermare che Dio, non ritarda né viene a mancare. Dio è Dio, Lui è onnipotente, onisciente e onipresente. Dio non solo conosce il passato, ma inoltre sa il oggi e conosce in anticipo cosa avverrà. Molte volte l'uomo è incapace di capire che Dio non lavora con i kronos e sì con i kairos.
Il libro di provverbi afferma che “così come i miei sensi sono superiori ai vostri sensi, inoltre i miei pensieri è superiore ai vostri pensieri”. Non saremo mai capaci di capire i comportarci di Dio.
Il vangelo di Giovanni, capitolo undici di uno al verso sedici parla più di uno dei momenti più conosciuti di tutto il Ministero di Gesù: la risurrezione di Lazaro, a chi la bibbia dice se trattare d’una persona che Gesù amava. Esaminando in maniera approfondita il testo li possiamo vedere alcuni particolari molto importanti e che devono essere considerati.
1. Giovanni 11:3 – “Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è malato”. Dio è capace d’essere molto vicino a una persona e questo non era privilegio soltanto di quelli grandi uomini che la bibbia cita. Anche tu può avere uno stretto rapporto con Dio, comunque deve sappere che anche se Dio ti ami molto le lotte verrano comunque e sarano terribile. Non pensare che Dio vada esentarlo tutte le volte d’affrontare le difficoltà, alcune volte Lui preferirà affrontare le lotte insieme te.
2. Giovanni 11:4 – “Gesù, udito ciò, disse: questa malatia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato”. Tutto che affrontiamo possiede un'intenzione e, ogni lotta che affrontare sempre avrete qualcosa da imparare. Quando la difficoltà se alza non chiedere a Dio il perché, ma chiederLo cosa esiste per essere imparata in quella lotta.
3. Giovanni 11:6 – “com’ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava”. Molte volte si pensa che Dio stia in ritardo per presentarse nel nostro favore, che Dio non s’è importato con il nostro problema, comunque esistono due cose che non possiamo dimenticare:
a. Dio ci ama - il 11:5 di Giovanni dice: “Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro”. Sa che quello che tu deve imparare non fa male soltanto a te, inoltre fa male a Gesù, ma per colpa dell’amore che Lui prova verso di te Lui dovrà asppetare quello tempo necessario perché tu impari la cosa da imparare.
b. Dio è pronto a correre tutti i rischi per essere con te - il 11:8 di Giovanni dice: “I discepoli gli dissero: Maestro, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?”
4. Giovanni 11:11 – “Così parlò; poi disse loro: Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo”. Dio vede il vostro problema differente di come lo vedete. Una cosa che per voi è la morte per Dio è soltanto addormentare. Per voi la vita può scrivere un punto finale, ma Dio viene e scrive un nuovo inizio.
5. Giovanni 11:35 – “Gesù pianse”. Dio s’importa in tale maniera con te anche se non sembra, Lui se comove con la nostra sofferenza.
6. Giovanni 11:40 – “Gesù le disse: Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?” Non disperare, può fino sembrare che Dio stia facendo ritardo, ma sappia che Dio non si è presentato per aiutarti ancora è perché ha qualcosa molto più grande per mostrarti.
Se Gesù fossi all’incontro di Lazzaro quando le sue sorelle hanno informato che era ammalato, loro avévano veduto soltanto un altro miracolo di cura, tuttavia perché Gesù ha deciso di fermarsi ancora un paio di giorni dov’era, Marta e Maria hanno potuto vedere un miracolo meraviglioso della risurrezione di suo fratelo, ma per questo hanno dovuto affrontare il dolore di vedere il suo fratello soffrire, morire ed essere sepolto.
Il problema impossibile non esiste per essere risolto da Dio come pure non esiste il problema eccessivamente grande per Dio, ma per vedere i grandi miracoli nella nostra vita dobbiamo affrontare le grandi lotte, così saremo pronti a vedere tutta la gloria di Dio se rivelare nelle nostre vite.
Ci vediamo!
Elias Eloy
Ministero Restaurando Veredas
( [email protected] )
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